Il mercato cosi detto “dell’acqua” è in grande crescita . Sempre più persone cercano di rendersi indipendenti da gas metano, GPL e gasolio, installando termocamini che, bruciando legna, possano scaldare l’impianto dei termosifoni, l’impianto a pavimento, e l’acqua sanitaria o un puffer. Quindi nel caso di un termocamino come scegliere lo scambiatore giusto?

L’offerta delle case produttrici è molta e i prezzi sono i più disparati. Vediamo innanzitutto le quattro tipologie di scambiatori che offre il mercato.

1) Scambiatore installato sul tubo di evacuazione fumi detto anche sistema ACQUABOX

Acquabox-sparthermE’ il sistema più semplice ed economico. Si distingue per la sua estrema capacità di adattamento ai caminetti ad aria normali di qualsiasi tipo e misura, anche esistenti. All’interno di uno scambiatore,ai fumi di scarico ascendenti viene tolto calore che viene convogliato nel accumulatore aiutando così l’impianto di riscaldamento. In questo modo viene prodotta acqua calda sanitaria, si alleggerisce il consumo della caldaia tradizionale, oppure si convoglia il calore  in altre stanze. Per contro i rendimenti e la potenza erogata non sono elevatissimi.

2) Termocamino a cassetta o caldaia

Termo-caminetto-legna-idro-artistico-ch860-TermografiaSi tratta di un termocamino completo dove il concetto è “far fuoco dentro all’acqua”. Si hanno a disposizione grandi potenze, anche fino a 35 Kw, a prezzi contenuti. Adatto a case di grandi dimensioni anche non molto coibentate dove si ha necessità di bruciare legna di qualsiasi tipo. Le versioni con deflettore “bagnato” arrivano a rendimenti degni di nota senza richiedere grossa manutenzione.

3) Termocamino a percorso fumi deviato attraverso deflettori forati

Termocamino-legna-artistico-Rain-sezioneQuesto sistema si trova di solito sui monoblocchi con vetro a “sali scendi”. Consente di creare camini con vetri 16:9 molto ampi senza aumentare troppo il prezzo finale. Di solito metà della potenza immessa nel termocamino sotto forma di legna viene ceduta all’aria e metà allo scambio con l’acqua.

4) Scambiatore a celle di combustione a circolo d’acqua

Scambiatore-termocamini-spartherm-h2oScambiatore-celle-combustione-spartherm-AhIl più evoluto e costoso sistema di scambio che permette rendimenti molto elevati e consente di essere gestito da sistemi di combustione elettronici come THERMATIK. I fumi vengono fatti convogliare all’interno di moltissime celle di acciaio che riescono a prendere tutta l’energia termica da loro fornita. Inoltre, di solito, questo tipo di termocamini montano vetri doppi per mantenere il più calda possibile la temperatura nella camera di combustione. In questo modo la camera di scambio rimarrà pulita più a lungo e si potrà giungere quasi a combustioni pirolitiche della legna. Senza dubbio vale i soldi che costa e, al momento, e’ il prodotto top di gamma nel mondo degli scambiatori idro legna.

CONCLUSIONI

Qual’è il miglior termocamino? Non esiste una risposta unica. Per il mercato italiano posso dire che lo scambiatore della prima categoria è sconsigliato sia per delle questioni di normativa che per la scarsa potenza.

Gli scambiatori 2 e 3 sono ottimi se cerco il prezzo contenuto e, soprattutto, se decido di bruciare legna di qualsiasi tipo come potature di giardino o legna di scarto priva di vernici che non sia considerata rifiuto da smaltire. Posso dire che questo tipo di termocamini sono di “bocca buona”. Costano poco, funzionano bene e richiedono poca manutenzione e pulizia.

I termocamini a legna con scambiatore tipo 4 costano circa il doppio di quelli con scambiatore 2 e 3 ma consentono rendimenti veramente elevati. Se poi si aggiunge una gestione elettronica al termocamino si riescono ad ottenere autonomie di ricarica davvero lunghe. Attenzione però a cosa si brucia. Se si deciderà di bruciare legna ad alto tasso di residuo incombusto si dovranno mantenere spesso pulite le celle tramite l’apposita spazzola raschiatrice. Se, invece, si brucierà legna da ardere idonea e SECCA non esisterà alcun problema di pulizia particolare.